Quando si parla di business, di marketing, o più in generale…
“Good Morning, Dual!”
Da circa un anno a questa parte, abbiamo introdotto in Dual una nuova abitudine: un “meeting del buongiorno” ogni mattina.
L’idea è nata nel marzo dello scorso anno come reazione al lockdown imposto dal Covid, alle restrizioni che ci siamo trovati a fronteggiare e al lavoro da remoto come nuova norma dettata dalle circostanze.
Per un’agenzia di comunicazione ed eventi che fa della creatività il suo punto di forza, la “fuga dei cervelli” in casa propria e l’improvvisa impossibilità di un confronto o di un brainstorming dal vivo rischiava di comportare la perdita di motivazione e proattività, o un intorpidimento dello stimolo creativo.
Sorgeva il bisogno di ristabilire un contatto, di creare un momento rituale di relazione, un appuntamento fisso per incontrarsi e sentirsi connessi con gli altri. Insomma un modo stimolante per dare il via alla giornata lavorativa: un po’ come quando ci si incontra al mattino alla macchinetta del caffè e si scambiano quattro chiacchiere tra colleghi raccontando di come si è trascorso il weekend. Queste quattro chiacchiere, che fino al giorno prima davamo per scontate, diventavano necessarie per smorzare la tensione del momento che stavamo vivendo e iniziare la giornata con il sorriso.
Così nasceva l’idea del “Good Morning Dual!”, una stanza di zoom – il cui nome parafrasa l’urlo “Good Morning Vietnam!” di Robin Williams – dove ci ritroviamo ogni mattina, oramai da quasi un anno, alle 9 in punto. La nostra “macchinetta del caffè”.
Punto di partenza è stato l’EQ Gym, un percorso formativo attivato per tutto il team Dual da diversi anni, che ha l’obiettivo di migliorare il nostro EQ (Quoziente Emotivo) attraverso esercizi pratici e riflessioni. Nato dalla collaborazione con Six Seconds, network globale che supporta persone e aziende nel cambiamento positivo e nel diventare più consapevoli, intenzionali e determinate, è guidato, tra gli altri, da Giuliano Bottelli e Feliziano Crisafulli, coach Dual certificati proprio con Six Seconds.
Le quattro chiacchiere del mattino, pur non perdendo la loro connotazione leggera e a volte scanzonata, sono diventate nel tempo un appuntamento strutturato con ritmi cadenzati e obiettivi definiti di formazione delle risorse. Partendo dalla definizione e condivisione dei nostri obiettivi della settimana, si concentra su contenuti di intelligenza emotiva, interscambio di progetti, momenti di celebrazione e gratitudine.
Uno dei nostri focus più recenti? La gestione del tempo, che ci ha portati all’adozione di un nuovo strumento nella nostra quotidianità, il panda planning. Un modo nuovo di concepire l’agenda definendo obiettivi, tanto di crescita personale quanto lavorativa, celebrando successi e identificando possibili ostacoli così da migliorare la produttività e il nostro senso di soddisfazione, diminuendo allo stesso tempo la frustrazione da “corsa all’ultimo task”.
Perché per noi ha funzionato? Abbiamo scoperto come vedere le cose attraverso una prospettiva più ampia e stimolante, piuttosto che affrontarle solo come compiti, a volte noiosi, da eseguire: l’importante è imparare a fare posto nel nostro tempo, dedicando il giusto spazio a tutti gli aspetti della nostra vita, ognuno meritevole di cura e attenzione.
In questi mesi abbiamo mantenuto, e persino rafforzato, la relazione all’interno del team e abbiamo imparato di più sulle “vite degli altri”: ora conosciamo a memoria i salotti/camere/sgabuzzini che ogni collega ha allestito ad ufficio, abbiamo conosciuto le abitudini dei figli e imparato i nomi dei cani e dei gatti. Ci siamo sentiti connessi l’uno con l’altro e abbiamo avviato e condiviso un percorso di crescita.
Dedicare venti minuti ogni mattina ad acquisire maggiore consapevolezza delle nostre emozioni ci ha permesso di imparare a conoscerle e gestirle meglio.
Al di là della fatica, della paura e del disorientamento sociale, il COVID un regalo ce lo ha fatto, dandoci l’opportunità di migliorare noi stessi e le nostre relazioni. E in Dual, nel nostro piccolo, l’abbiamo colta.
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