Chi lavora con le parole ama inventarne. Ama trovare radici latine…
Che fai a Natale?
Settembre sta giungendo al termine, le giornate iniziano visibilmente ad accorciarsi e i supermercati cominciano a riempirsi di scaffali e bancali pieni di pandori e panettoni. I segnali ci sono tutti: è ora di iniziare a pensare all’evento di Natale in ufficio.
Il party aziendale di Natale è importante, anche se non si sa bene il perché e anche se – anno dopo anno – si sa già come andrà a finire: con foto imbarazzanti, troppo spumante, cappellini rossi di stoffa che spunteranno fuori da ogni anfratto dell’ufficio per le successive tre settimane, e forse la realizzazione che in realtà di spumante non ce n’era abbastanza. Un po’ come per Una poltrona per due: nessuno di noi è veramente pronto all’idea che possa non essere trasmesso la sera della Vigilia di Natale.
Questo perché abbiamo bisogno di eventi da aspettare con ansia, momenti rituali, occasioni che anche se non amiamo completamente non siamo in grado di immaginarci senza.
Organizzare un party di questo tipo però non è semplice. Il Natale ha già i suoi simboli, le sue piccole tradizioni correlate, la sua atmosfera, e riuscire a creare ogni anno qualcosa di diverso e che faccia divertire le persone invitate è tutto fuorché semplice.
Di idee per rendere il party aziendale di Natale unico, divertente e ricco di momenti di condivisione e cooperazione internet ne è pieno. Ma un conto è avere l’idea, un altro è realizzarla. Il rischio di trasformare il Christmas Party + cena con delitto in un aperitivo fatto di vino caldo, omini di pan di zenzero e “le assicuro commissario credevamo tutti che stesse recitando non sappiamo chi possa essere stato!” è tangibile.
Ma facciamo un passo alla volta.
Perché organizzare il party aziendale di Natale
È importante imparare a celebrare.
Che sia un compleanno, un buon risultato trimestrale, un feedback positivo o una nuova certificazione, bisogna festeggiare; bisogna fissare questi momenti nella memoria, sentirli, creare una situazione che ci faccia concretamente percepire di aver raggiunto un traguardo, altrimenti rischiamo di non accorgerci più quando ci succede qualcosa di bello.
Organizzare un party natalizio in azienda è quindi non solo un modo per permettere a persone che magari si conoscono esclusivamente come colleghi di passare del tempo in un contesto più informale, ma è anche un modo per creare dei ricordi condivisi e tirare le somme del proprio anno lavorativo, sentimentale e personale.
Non serve solo per celebrare l’anno aziendale, ma per ricordare a ogni partecipante che il luogo di lavoro non è tutto nella sua vita perché, alla fine, ci ritroviamo sempre tutti insieme a guardare e a maledire i fratelli Mortimer e Randolph Duke che scommettono su quell’inversione di ruoli.
Team bonding
In azienda però non si è una famiglia, ed è bene ricordarlo. Non è sano affezionarsi in questo modo al proprio ambiente lavorativo, dunque organizzare un party di Natale e sperare di generare tra i partecipanti lo stesso affetto e senso di appartenenza che proverebbero con le persone a loro care significa partire con il piede sbagliato.
L’ambiente lavorativo è più che altro un ecosistema, dove ogni individuo ricopre un ruolo che permette il corretto funzionamento dell’insieme. Ma affinché questo sistema complesso funzioni c’è bisogno di armonia, di affiatamento, che le qualità di ognuno siano valorizzate al massimo. Per fare ciò le attività di team bonding sono essenziali, e il party di Natale è l’occasione perfetta per organizzare cacce al tesoro, giochi, tombole, attività che coinvolgano gli invitati – senza costringerli a prendervi parte – grazie a uno spirito e a un contesto più leggero.
Quindi, va benissimo affidarsi a un servizio adeguato per provvedere a cibo e bevande, ma non sottovalutate l’importanza di trovare i collaboratori giusti per l’organizzazione e la realizzazione dell’intrattenimento.
Un party aziendale di Natale è un evento a tutti gli effetti, e affidarsi a chi gli eventi li organizza per lavoro è un modo per evitare di dover depositare la propria testimonianza in commissariato.
Non solo per l’azienda
Noi di Dual Communication iniziamo a pensare al party di Natale a partire da metà settembre. Raccogliamo le idee che magari si sono presentate durante i mesi appena passati, facciamo un riassunto del party dell’anno precedente e costruiamo spazi di ascolto e di condivisione cosicché tutti possano contribuire con la propria creatività e le proprie idee: un momento di brainstorming che dura settimane, e che piano piano si concretizza, si affina, si aggiusta, e prende vita in una serata dedicata a tutti i collaboratori, alle collaboratrici e a molti rappresentanti e clienti dell’agenzia.
Sì, perché non ci siamo solo noi di Dual al party natalizio della Dual.
Per noi questa è un’occasione per celebrare un lavoro di squadra che non coinvolge solo l’agenzia, ma anche coloro che all’inizio ci hanno dato fiducia e hanno deciso di affidarsi a noi per raccontare e gestire i loro progetti, la loro comunicazione, i loro eventi. Fa tutto parte di un ecosistema, ricordate?
Ecco perché l’organizzazione deve tenere in conto anche del fatto che molte delle persone presenti potrebbero non essersi mai incontrate. Il party è un’ottima occasione per mettere in connessione dipendenti, fornitori e partner commerciali con giochi, attività che stimolano la presentazione e il dialogo tra una tartina e l’altra.
Trend che devono essere un must
La sostenibilità, la carbon neutrality, gli eventi green. Gli ultimi mesi si sono riempiti di termini come questi nelle campagne di comunicazione di brand e aziende, che hanno visto il crescente interesse per le tematiche ambientali e sociali e hanno deciso di inserirle nei loro progetti di comunicazione.
Perfetto, ma non devono essere solo dei trend passeggeri da cavalcare. La sostenibilità deve far parte dell’organizzazione, degli obiettivi e delle basi di ogni evento aziendale, anche del party di Natale. Un’idea può essere quella di optare per una location con luce e riscaldamento alimentati da sistemi a energie rinnovabili, come l’eolico o il solare, usare piatti, posate e bicchieri non di plastica, e scegliere premi per eventuali giochi o riffe che abbiano un impatto sociale positivo – prodotte da associazioni il cui ricavato va in beneficenza, o frutto di un lavoro di piccolo artigianato locale.
Ma capire come rendere il proprio evento davvero sostenibile è un lavoro complesso, anche perché spesso molti aspetti possono sfuggire. Per essere sicuri, noi di Dual Communication collaboriamo da anni con Up2You, azienda specializzata nella carbon neutrality, e che ci aiuta ad essere sicuri che ogni nostro evento aziendale sia effettivamente sostenibile a livello ambientale e sociale.
Affidarsi ad agenzie terze specializzate in questo è il modo migliore per assicurarsi che ogni minima azione, ogni singolo dettaglio, operi veramente nel bene di tutti e tutte.
Dunque, ricapitolando, cosa fate a Natale quest’anno?
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